Arte, cultura e tradizioni

Il Teatro romano di Verona e la sua storia

Il teatro romano di Verona è una costruzione realizzata nel I secolo a.C. presso il rinomato colle San Pietro, entro quelle che erano le mura cittadine: la struttura, infatti, oltre ad essere un monumento archeologico di elevata importanza per la città (tanto da essere parte integrante del Museo Archeologico di Verona), è ancora oggi utilizzato come spazio teatrale per "l’estate teatrale veronese”, una tradizione culturale che si rinnova sin dal 1948.

Costruito per durare nel tempo, il teatro romano venne dapprima ‘protetto’ da due muraglioni costruiti lungo gli argini dell’Adige, per poi essere realizzato seguendo il progetto di monumentalizzazione del colle alle cui pendici ancora oggi è possibile ammirarlo.

Visibili sono, infatti, i resti del complesso e non l’intera struttura originaria in quanto nel corso del tempo le calamità naturali e la caduta degli edifici fatiscenti circostanti hanno contribuito al seppellimento dello stesso: fu Andrea Monga (1794-1861), un ricco commerciante, ad avviare i primi scavi per la riscoperta del teatro romano che, nel 1904, passò di proprietà al Comune di Verona tramite un’apposita acquisizione; fu così che i lavori di recupero poterono continuare.

Dell’antico complesso oggi restano la cavea e la gradinata oltre ad alcune logge, a gran parte della scena e ai suoi muri portanti: nel 1851 vennero rinvenuti anche i resti del tempio che coronava la struttura originaria, ergendosi dalla riva dell’Adige per poi estendersi con vari terrazzamenti sino alla cima del colle.

Su parte della cavea sorge, oggi, la chiesa di SS. Siro e Liberata, ascrivibile al X secolo d.C. che, nel corso del XIV secolo, venne ricostruita e dedicata anche a Santa Liberata stessa: solo successivamente venne aggiunta la scenografica scalinata di accesso, ancora oggi simbolo della chiesa stessa.

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