Arte, cultura e tradizioni

L'Arena di Verona: origini di un tesoro senza tempo

Lotte, giochi, spettacoli, concerti, lirica, intrattenimento: questo e molto altro è ed è stata l'Arena di Verona che ancora oggi continua ad emozionarci con la sua storia e le sue bellezze.

Uno dei più grandi tesori di Verona conosciuti in tutto il mondo è la sua Arena: un anfiteatro romano situato nel cuore pulsante della città, icona della storia, palcoscenico della più importante stagione lirica del Paese.

Sebbene risulti essere molto difficile datare con esattezza l’Arena di Verona (a causa di una mancanza di fonti documentarie certe), oggi si è sempre più convinti che la sua fondazione sia da ricercare nel I secolo d.C., molto probabilmente durante l’Impero di Augusto.

Palcoscenico dei giochi gladiatori, l’Arena di Verona sin dalla sua nascita si è presentata come un luogo di svago, dove assistere ai combattimenti e dove passare il proprio tempo libero dedicandosi completamente ai ‘ludi’: la sua funzione, infatti, così come il suo assetto era molto similare a quello del Colosseo di Roma, sebbene diverse fossero le dimensioni in quanto diversa era l’importanza territoriale di Verona rispetto a Roma, sede cardine dell’Impero.

Nel corso dei secoli l’Arena viene progressivamente abbandonata in quanto iniziano a terminare i giochi gladiatori e i cittadini se ne interessano sempre meno: è il periodo del buio, dove le popolazioni invasori colpiscono sempre più questo lembo di terra;ma l’anfiteatro non viene abbattuto anzi vengono messi in campo veri e propri ‘restauri’ capaci di mantenerlo nel tempo.

Non a caso ancora oggi lo possiamo ammirare in tutto il suo splendore, sebbene sia mancante quasi completamente dell’anello più esterno, crollato molto probabilmente a seguito dei terremoti che sconvolsero Verona e l’Italia intera nel corso dei secoli; ancora oggi è però ben visibile il forte impatto che doveva creare quest’opera nello sguardo del tempo.

Ma che fine hanno fatto i ‘ludi’? Sarà sul finire del Cinquecento che l’Arena tornerà ad essere protagonista delle grandi giostre, quali quella della Quintana del 26 febbraio 1590, che vide la partecipazione anche di cavalieri stranieri provenienti da varie parti della terra: di qui in avanti le giostre continueranno nel tempo, cambiando a volte la tradizione, ma riuscendosi sempre a perpetrarsi, come spettacoli ludici, sino al pieno Ottocento.

Il grande restauro del 1820

Il 1820 fu un anno importante per l’Arena di Verona che vide la realizzazione di un grande piano urbanistico e di recupero della stessa: si iniziò col demolire le case troppo vicine al complesso e si decise di realizzare degli scavi lungo l’Arena al fine di riportare alla luce la sua base, sommersa dai detriti delle alluvioni che nei secoli avevano invaso Verona; si abbassò anche la piazza antistante ripristinando le proporzioni originarie dell’Arena, mentre la demolizione dell'ospedale della Misericordia Nuova, di ben 14 edifici affacciati su San Nicolò e dei forni militari addossati alle mura comunali, coadiuvò a dare più respiro e razionalità all'insieme.

Da ora in avanti sempre una grande attenzione verrà posta alla realizzazione di un’attenta e oculata manutenzione della struttura che sopravvisse anche ai terribili bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

L’Arena del 2000

Oggi l’Arena è tornata a splendere con gli spettacoli culturali e d’intrattenimento tra cui l’indimenticabile stagione lirica che ogni anno attira appassionati da tutto il mondo: una sorta di ritorno al passato, affondando nella sua stessa origine che la volle come luogo deputato allo svago dei cives romani.

Oltre alla Stagione lirica, infatti, l’Arena è stata il palcoscenico naturale del Festivalbar (rassegna musicale estiva con i migliori cantanti internazionali), delle grandi rappresentazioni teatrali, di concerti e finanche di spettacoli comici: un luogo del divertimento di qualità tout court che continuerà a stupire ancora per molti anni a venire.

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