La stazione di Porta Nuova: una centenaria in cerca di futuro

Bella, "massiccia”, bianca: la stazione di Verona Porta Nuova ha, però, il cambiamento nel suo sangue: negli ultimi vent’anni, infatti, è stata "rimaneggiata” varie volte sull’onda dei cambiamenti e della modernità. I circa ventotto milioni di passeggeri all’anno la rendono una delle più trafficate ed è per questo che la Grandi Stazioni, società delle Ferrovie dello Stato, che è proprietaria dell’immobile, ha iniziato un percorso di rinnovamento, che sta portando la stazione situata davanti a Piazza 25 aprile, a diventare un vero e proprio centro commerciale naturale, fortificato dalle migliaia di passeggeri che calpestano quei marmi. Tra l’altro il percorso completo di rinnovamento non è ancora terminato e vi sono piccole carenze, pronte a scomparire nell’ottica di un miglioramento continuo: bagni, zona dei taxi, pulizia, sicurezza, le prime "conquiste” della nuova stazione veronese, che già adesso può risplendere coi suoi negozi, bar, ristornati, libreria, negozi di abbigliamento. 

E dire che essa, la stazione, ha i suoi anni, oltre un secolo, essendo stata avviata poco prima della guerra, quella Grande, subendo poi le vicende politico – storiche ed economiche della zona, parte terminale di un tessuto economico ed imprenditoriale ricco e vivace. Non è nemmeno da tralasciare il fatto che Verona, e quindi la sua stazione, è anche il riferimento di chi scende dall’Austria, dalla Germania verso l’Italia: insomma per una "centenaria” si intravede un grande futuro, fatto di miglioramenti, di abbellimenti, di funzionalità a partire dalla piazza antistante. Ora il prossimo salto, il vero atterraggio nel futuro, sarà l’arrivo dell’Alta Velocità, cui sta pensando da tempo: la possibilità di collegamenti, tanto per dire con Milano, ma anche Bologna ed altre città ancora, la renderà più importante, mettendo le basi per un ulteriore sviluppo della zona del veronese, delle sue industrie, delle sue eccellenza agroalimentari nonché delle sue bellezze turistiche e paesaggistiche.